martedì 31 agosto 2010

"Orti insorti",bio-teatro con ingresso a baratto!

In giardino con Pasolini, Calvino «e pure il mi’ nonno, contadino in Maremma». Teatro ecologico, con ingresso “a baratto”: olio, formaggio, vino e prodotti della terra. E’ la formula con cui Elena Guerrini propone il suo Teatro Ecologico, ospitato il 28 agosto a Cassano allo Ionio ( Cosenza) ,presso il Giardino degli Aranci nel centro storico, nell’ambito della rassegna estiva "Tam Tam campus/festival 2010. «Non ti fidare del governo, di nessun governo. E abbraccia gli esseri umani». Lo spettacolo, “Orti Insorti”, è un monologo «con musica dal vivo e minestrone», che affronta con serietà e ironia temi legati all’ambiente, all’agricoltura biologica, alla Decrescita Felice.
Lanciato nel luglio 2008 al festival di Castiglioncello, “Orti Insorti” è stato rappresentato con successo in tutta Italia. «Nel tuo rapporto con ciascuno riponi la tua speranza politica», dice Elena Guerrini citando Wendel Berry. «Approva nella natura ciò che non capisci e loda quest’ ignoranza, perchè ciò che l’uomo non ha razionalizzato, non ha distrutto». Prodotto dall’associazione culturale Creature Creative , “Orti Insorti” è uno spettacolo sulla nostra civiltà contadina, nato da una ricerca sui ricordi del nonno dell’attrice-autrice. «Lui non comprava nulla, riusava tutto, e con le pannocchie di granturco insegnava a contare fino a 100 ai mezzadri in Maremma».
Terra amara, mai lasciata «nemmeno in quei tempi là, in cui tutti andavano a abita’ in città, in mezzo ai campi fatti di cemento, pe’ poi tornà in paese co’ la Cinquecento». Nell’orto, nel giardino, tutto nasce, vive, muore e rinasce. Con storielle zen, racconti e personaggi paesani, scherzi, canzoni popolari e ricette degli antichi rimedi della nonna, e con riflessioni ora serie, ora ironiche sulla coltivazione di un orto come esperimento di costanza e pazienza, Elena Guerrini accompagna il pubblico in un viaggio a contatto con la terra.
Muovendosi intorno a un tavolo da giardino pieno di libri, piante e strani souvenir, la Guerrini ci parla della natura che fu, dell’ambiente, del clima, dei fiori, dei semi, dei frutti, delle modificazioni genetiche, della biodiversità, del compostaggio domestico, del progresso, ma anche di chi invade le strade coi Suv e i giardini coi nanetti di gesso, delle strade bianche che stanno scomparendo, «di un tempo in cui c’erano i braccianti che si spaccavano la schiena lavorando e i padroni che rubavano».
Non mancano, nel teatro socio-ecologico di “Orti Insorti”, figure come quelle di Libereso Guglielmi, il giardiniere di Italo Calvino, testimone e interprete di una sapienza antica, raffinata e popolare che l’attrice, rievoca mentre canta e incanta, diverte e fa riflettere, prendendo per mano il pubblico e conducendolo, come in un gioco, in un labirinto di piante e parole, ironia e racconto, poesia che si alterna a un linguaggio popolare citando anche qualche canzone degli anni ‘70.

A fine spettacolo merenda con vino, pane e zucchero!!!   
- G.Cattaneo -




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